Sabato 16 Settembre ore 20,30 presso Palazzo Ricci-De Dominicis
L’esilio del flautista – Recital di Nour Eddine Fatty
Premio Speciale Medfest a
Nour Eddine Fatty
“Ho sempre sognato di raccontare la mia vita in un concerto, ma, in venti anni di esibizioni, non è mai successo, e, solo adesso, da cinquantenne, riesco a realizzare questo mio desiderio di narrare in uno spettacolo con la mia musica la mia vita.
Voglio, in realtà, dare semplicemente, una speranza, a tutti gli emigrati e ai giovani che iniziano la loro vita, come una lezione di vita, per andare avanti per la propria strada. Un altro desiderio che sento molto forte, è di trasmettere amore, perché solo con l’amore, noi uomini e donne, possiamo superare le differenze e le intolleranze e arrivare al rispetto reciproco.”
Voglio, in realtà, dare semplicemente, una speranza, a tutti gli emigrati e ai giovani che iniziano la loro vita, come una lezione di vita, per andare avanti per la propria strada. Un altro desiderio che sento molto forte, è di trasmettere amore, perché solo con l’amore, noi uomini e donne, possiamo superare le differenze e le intolleranze e arrivare al rispetto reciproco.”
Biografia: Musicista, cantante e coreografo dalle antiche origini berbere è una delle realtà di riferimento più significative della musica nordafricana a Roma.
Autore di diverse opere musicali, ha fondato vari gruppi di musica etnica del deserto e gnawa, fra cui i gruppi Azahara, Desert Sound, Jajouka, con i quali ha realizzato concerti sia in Italia che all’estero.
Con i suoi concerti, progetti musicali, teatrali e dischi ha contribuito notevolmente a far conoscere in Italia la tradizione berbera del Rif e più in generale dell’area del Maghreb occidentale.